San Gerardo Maiella

La genuina devozione a S. Gerardo Maiella è ben radicata particolarmente in questa Parrocchia della frazione Preturo di Montoro ed ha origine antichissima, sia perché essa è a breve distanza dalla casa di Ciorani, dove S. Gerardo è vissuto, sia perché era molto viva qui la devozione al Suo Padre Spirituale e fondatore della Congregazione dei PP. Redentoristi; vi è stata sempre nel rione Prato una cappella, distrutta dal sisma del 1980 e poi ricostruita, ma non ancora completata e riaperta al culto, con una statua e una reliquia di S. Alfonso Maria dei Liguori, il che fa ritenere che certamente il Santo è passato per questa zona ed ha predicato più di una volta nelle Chiese del Montorese, quindi anche in questa di Preturo.
E proprio l’antico culto a S. Alfonso ha certamente influito a incrementare e a estendere, successivamente, il culto al suo figlio spirituale S. Gerardo Maiella.
La devozione a S. Gerardo si è certamente più diffusa e radicata dalla fine della prima guerra mondiale, quando fu donata a questa Chiesa parrocchiale una bella e suggestiva immagine di S. Gerardo, poi rinnovata, per un voto da parte di un soldato di Preturo di nome Pietro Bruno, il quale, per l’assalto improvviso dei nemici, aveva visto morire tutti gli altri compagni di squadra sotto i colpi di cannoni e delle mitragliatrici, si era riparato in una trincea con un solo compagno, sopravvissuto con lui, e poi anche questi era rimasto ferito gravemente.
Il Bruno, ormai in imminente pericolo di vita, aveva invocato il Santo, che gli apparve e lo invitò ad uscire dalla trincea, assicurandogli che sarebbe tornato a casa sano e salvo. Uscito dalla trincea, nell’attraversare il fiume, fu travolto dalla piena delle acque e stava per annegare, quando S. Gerardo, ancora da lui invocato, gli ottenne di aggrapparsi alle radici di un albero comparso sulle acque del fiume e di salvarsi definitivamente.
Grato per la grazia ricevuta, promise che, ritornato a casa, avrebbe donato alla sua Chiesa una statua di S. Gerardo; cosa che poi fece con una spesa, a quei tempi, di £ tremila, a cui contribuirono tutti i suoi familiari, lieti e grati al Santo per averlo rivisto in mezzo a loro sano e salvo.
Segni di tale sentita devozione sono i vari pellegrinaggi annuali, anche a piedi, che si fanno al Santuario di Materdomini di Caposele, a Deliceto, a Muro Lucano, l’annuale festa e processione per le vie principali della frazione Preturo della Sacra Immagine di S. Gerardo, donata dal soldato Bruno Pietro; una festività che, per il particolare e attivo impegno del Comitato Festa, è stata resa ogni anno sempre più solenne e con molti frutti anche spirituali, perché curata molto la parte spirituale e sempre preparata da un triduo di preparazione, predicato da un Padre Redentorista.
La venerazione al Santo Taumaturgo dell’Irpinia ha ora maggiore impulso dalla presenza in questa Chiesa parrocchiale di Preturo di una reliquia o frammento osseo, offertaci l’11 Ottobre 1986 dal Rettore del Santuario di Materdomini P. Carmine Coppola, in accoglimento dell’accorata richiesta del Parroco e del Comitato festa, interpreti dei sentimenti e delle aspettative dell’intera comunità cristiana.
In una cerimonia solenne fu consegnata a Materdomini al Parroco e al Sindaco del tempo, recatisi in pellegrinaggio al detto santuario con un numeroso gruppo di fedeli, e poi accolta trionfalmente da tutto il popolo, che dal 1° Ottobre 1990 ha anche l’onore e la gioia di averlo come compatrono della Parrocchia, dichiarato e costituito tale da un apposito Decreto (n° 68) del compianto Arcivescovo di Salerno Mons. Guerino Grimaldi. Vi è stata anche un’Associazione Gerardina a carattere parrocchiale, dotata anche di uno stendardo con l’immagine del Santo, che, in passato molto fiorente, accoglie bambini e ragazze, con la partecipazione in gruppo anche a tutti i cortei e processioni religiose: incrementarla significherebbe far vivere ancora di più la spiritualità di S. Gerardo.
Tra le persone che più si distinguono per il culto a S. Gerardo Maiella sono da segnalare: i membri del Comitato festa annuale, che curano anche un pellegrinaggio nei luoghi ove è più onorato il Santo. Ricordiamo in passato Pastore Carmine, Troisi Giuseppe, Cerrato Pasquale Alfonso, Moffa Gennaro, Liguori Giuseppe e Vincenzo, Ludovico Andrea. E’ stata curata negli anni anche la manifestazione religiosa-sportiva in onore di S. Gerardo, cioè la “Fiaccola della Pace – S. Gerardo Maiella”, con la partecipazione di oltre 50 ragazzi e giovani in tenuta sportiva con maglietta, su cui è riprodotta l’immagine di S. Gerardo, recata qui in Chiesa prima della Messa Solenne nel giorno della festa, dopo un percosso alternativo a piedi dalla località in cui è avvenuta l’accensione.
La festa, negli ultimi anni, è divenuta sempre più solenne, anche nell’apparato esterno, cui concorre ogni anno, quasi gratuitamente, il Sig. De Angelis Giuseppe da Mercato S. Severino, per aver avuto salvo proprio il 16 Ottobre di alcuni anni fa il suo bambino di 7 anni, il quale, giocando, aveva subito un duro colpo alla testa ed era quasi in fin di vita con febbre alta e ricoverato in coma profondo all’Ospedale Santobono di Napoli.
Anche il particolare impegno del compianto Cerrato Pasquale Alfonso deve attribuirsi ad una particolare grazia ottenuta a un pellegrinaggio al Santuario di S. Gerardo al figlio Nicola (con un ginocchio valgo dalla nascita), dopo aver tanto girato invano per gli ospedali e i medici di vari luoghi; oggi il giovane Nicola continua con rilevante impegno l’opera devota del padre e, difatti, l’ortopedico che lo aveva in cura, vedendolo improvvisamente e completamente guarito, ebbe a dirgli: “Un Santo ti ha fatto la grazia”!
Sarebbero da citare ancora altre persone che curano i pellegrinaggi annuali al Santuario di Materdomini, con gruppi anche a piedi fin dall’anno 1935 ad iniziativa di Caliano Raffaele, collaborato poi anche a piedi da altri (Carratù Salvatore, Moffa Rita), il quale la sera del 23 Novembre 1980, vedendo crollare la sua abitazione a causa del sisma, prese la statuetta di S. Gerardo e cercò di fuggire invocando il Santo; proprio fuggendo cadde una pietra che ruppe il cranio dell’immagine sacra ed egli fu salvo.
Dichiarazione di culto
San Gerardo Maiella Compatrono (con Decreto Arcivescovile n.68 del 1°-10-1990, sotto riportato: GUERINO GRIMALDI Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno)
Nella sua sapienza la S. Chiesa di Dio, fin dai primi secoli, ha sempre venerato ed onorato i suoi figli che maggiormente si sono distinti nella testimonianza e nella fedeltà al Vangelo.
La loro vita era sprono aiuto e certezza delle promesse di Cristo Signore.
Nella nostra Archidiocesi la devozione ai Santi affonda le sue radici nella sua stessa storia così ricca di eventi legati alla vita di questi campioni della fede.
Nella parrocchia di Maria SS. del Carmine e S. Felice in Preturo di Monitoro è particolarmente sentita e praticata la devozione a S. Gerardo Maiella, essendovici un sacro simulacro e una reliquia donata dal Santuario di Materdomini a Caposele, accolta trionfalmente dalla popolazione.
Sappiamo anche con quale cura ed amore è preparata la festa annuale del Natalizio al Cielo di S. Gerardo Maiella, festa non solo esterna, ma preceduta e solennizzata con celebrazioni liturgiche.
Il popolo tutto, poi, lo considera suo particolare protettore e si rivolge alla sua potente intercessione.
Pertanto venendo incontro ai desideri della popolazione, sentito il parere favorevole del parroco del luogo e avendo riflettuto sulle ragioni di devozione che legano a S. Gerardo Maiella quella, parrocchia, a norma dei canoni 1186 e ss. del C.J.C., col presente nostro decreto.
DICHIARIAMO E COSTITUIAMO
S. Gerardo Maiella Celeste Compatrono della parrocchia di Maria SS.ma del Carmine e S. Felice in Preturo di Montoro Inferiore, servatis de jure servandis.
Siamo sicuri che la proclamazione di S. Gerardo Maiella come compatrono della suddetta parrocchia impegna Clero e fedeli ad un approfondimento della conoscenza della figura del santo e ad ispirarsi al suo stile di vita nell’amore a Cristo e ai fratelli.
Siamo altresi convinti che S. Gerardo non mancherà di far sentire l’aiuto efficace della sua intercessione presso Dio a vantaggio di tutti.
Salerno,1° Ottobre 1990
Il cancelliere Arcivescovile | Arcivescovo |
F.to: Sac .Michele Naddeo | F.to: Guerino Grimaldi |
Raffigurazioni e reliquie
Nel Trono in marmo sull’Altare Maggiore è esposta la Vergine S.S. del Monte Carmelo col Bambino in braccio, con vesti in seta color marrone ricamate in oro fino.

Nella chiesa sono tutt’ora presenti le statue di:










Nell’Altare maggiore consacrato sono presenti le reliquie di:
- Santi Gaudioso e Vittoria, Martiri Salernitani
- San Gaetano Thiene, confessore
- San Donato, Vescovo e Martire
Tele a olio



Affreschi murali (nel soffitto): Spirito Santo e Santissimo Sacramento, dipinti dal prof. Alfonso Grassi.
Affreschi rappresentanti l’Annunciazione di Maria, dipinti dal prof. Alfonso Grassi (ai lati dell’Arco Maggiore)

Sant’Anna: Autore Ignoto del 1700