
Le prime notizie sulla Chiesa di Maria SS. del Carmine risalgono al 1511, epoca della visita pastorale del cardinale Fregoso.
Da una successiva visita del 1617 si apprende che la Chiesa “si è fatta nuovamente”, cioè è stata ricostruita.
Del 6 settembre, infatti, è il reggio assenso per il casale di Preturo di riscuotere un tornese per ogni carlino di pane, prima di cuocerlo, da investire per le spese di costruzione della Chiesa e pagare gli interessi annui su un prestito di 100 ducati richiesto per lo stesso scopo.
Il 6 novembre 1639, con licenzia del governatore di Montoro, si riunisce il parlamento del quartiere e casale di Preturo, che delibera di fittare per un altro quinquennio la casa del pane, col forno e bottega, “per avere i mezzi di finire la Chiesa di S. Maria del Carmine” e per dare un “sussidio alle scuole per l’educazione dei figlioli poveri e per riparare le strade”.
Nella visita del maggio 1847, Monsignor Paglia annota che la Chiesa della B.V. Maria del Monte Carmelo in Preturo è succursale della Parrocchia di S. Giovanni in Piano ed “extat in fabbrica”.
Con Bolla del 4 giugno 1852 viene eretta la parrocchia di Santa Maria del Carmine di Preturo, smembrata da Piano, con la nomina del primo parroco nella persona di Don Biagio Ricciardelli.
La Chiesa è nota anche come “Parrocchia dei Pastori”, dopo che alcuni pastori avevano chiesto al Re, di passaggio per Preturo, la “Grazia” o concessione di un parroco con parrocchia propria, distaccata da Piano.
Nel 1511 era solo una piccola Cappella in onore della Vergine del Monte Carmelo, costruita in epoca imprecisata, e successivamente elevata ed ampliata con due navate laterali in stile barocco.
Più volte rovinata o distrutta da eventi bellici o tellurici, è stata riparata o ricostruita nel corso dei secoli, dal sisma del 1691 fino al recente del 23 novembre 1980 (con 20 morti e molti edifici distrutti).
Anche il prospetto principale della Chiesa è stato consolidato con assi di ferro dopo il terremoto del 1837, poiché presentava a seguito del detto sisma una fessura dall’alto in giù.
Nel 1800 la Chiesa venne pure adibita per la sepoltura dei defunti, che in precedenza avveniva nella Chiesa parrocchiale del tempo di S. Pietro alla Laura, nei pressi dell’antica stazione ferroviaria di Montoro-Forino.
Negli ultimi decenni la Chiesa è stata completamente e radicalmente ristrutturata, un po’ anche elevata ed artisticamente decorata, sia all’interno che all’esterno, con soffitta e tetto a capriate in cemento armato, nuova tettoia, pavimentazione e zoccolatura interna ed esterna in marmo, cornici e decorazioni in oro fino, intonaco esterno ed interno, pitturazione totale, nuovi quadri e affreschi, statue, arredi, nuovo organo a canne elettrificato, ristrutturazione del presbiterio e dell’Altare Maggiore, impianto elettrico a luce diffusa, di amplificazione e di riscaldamento ad aria calda, scala in ferro a chiocciola nel campanile, campane elettriche, nuovo orologio pubblico telecomandato (il vecchio costruito nel 1938 col contributo del Comune e del popolo e curato a spese del Comune, era muto da oltre due anni), perfettamente funzionante fin dal 1975 e reso ancora tale, dopo la ricostruzione fatta dalla parrocchia, per la distruzione delle apparecchiature e delle relative campanelle, avvenuta nel sisma del 1980.

La Chiesa nel soffitto ha un quadro centrale in tela, molto grande, rovinato dagli eventi bellici del 1940 e poi restaurato dal noto pittore Giovanni Battista De Mari, che rappresenta il trionfo della B.V. del Carmine tra i Santi venerati nella zona.
Negli anni 1960-75 essa è stata arricchita e abbellita cogli affreschi, realizzati dal compianto Prof. Alfonso Grassi di Solofra, nell’interno e sul frontale della Cupola, rappresentanti lo Spirito Santo, l’Adorazione del Sacramento, e l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, nonché con l’aggiunta nel 1972 di altre due tele nella soffitta del Prof. Lorenzo Iovino di Angri, rappresentanti l’Apparizione della B.V. del Carmine a San Simone Stock sul Monte Carmelo e la visione del Papa Giovanni XXII da parte della Vergine del Carmine per il privilegio sabatino.
Le decorazioni nella Cupola e nella soffitta, ai pilastri e ai capitelli, sono state eseguite dal compianto artista e pittore Fabbricatore Aurelio di Nocera Superiore.
Per i gravi danni subiti dal sisma all’edificio Sacro e al campanile nel 1980, la Chiesa è stata ancora consolidata con iniezioni in cemento e ristrutturata, restaurata con i contributi statali e con altri personali del parroco Mons. Donato De Mattia, per poi essere riaperta dopo alcuni anni al culto.
La Chiesa col rinnovato Altare Maggiore, secondo le nuove norme liturgiche, il 14 Dicembre 1976 veniva solennemente consacrata dall’Arcivescovo del tempo Mons. Gaetano Pollio e dedicata alla Beata Vergine del Carmine, Titolare e Patrona, particolarmente venerata dal popolo di Preturo.

Oltre all’Altare Maggiore consacrato vi sono sei altari nelle navate laterali con le venerate immagini di San Raffaele e San Michele Arcangelo, della Vergine Addolorata, di San Biagio Vescovo e Martire, di Santa Lucia Vergine e Martire, di San Gerardo Maiella, del Sacro Cuore di Gesù e di Sant’Antonio di Padova.
Nella Chiesa, vi sono pure:
- Un artistico arco e portale in pietra con pile laterali per l’acqua lustrale e cornici in pietra del campanile;
- Quadro a olio dell’Immacolata del 1700 insieme con altri minori;
- Paliotto in marmo sotto l’Altare Maggiore, rappresentante l’Ultima Cena di L. Da Vinci.
La Parrocchia

La Parrocchia di Maria SS. Del Carmine nella frazione Preturo del Comune di Montoro Inferiore (Avellino), nella giurisdizione dell’Arcivescovo di Salerno-Campania-Arcerno, fu eretta in Parrocchia autonoma col titolo di Maria SS. del Carmine, distaccata da quella di Piano, con Bolla dell’Arcivescovo del tempo Mons. Marino Paglia del 4 giugno 1852, riconosciuta civilmente con Decreto del Re Ferdinando II.
Successivamente con Decreto dell’Arcivescovo Mons. Guerino Grimaldi del 7 Luglio 1986, riconosciuto civilmente con Decreto del Ministero dell’Interno del 29 Novembre 1986, pubblicato sul supplemento straordinario della Gazzetta Ufficiale n° 16 del 21 Gennaio 1987, è stata costituita l’unica Parrocchia di “Maria SS. Del Carmine e S. Felice”, con l’annessione dell’estinta Parrocchia di S. Felice Martire nella frazione omonima, e con sede nella frazione Preturo in via G. Marconi n. 115 di Montoro Inferiore (AV).
Negli anni la Parrocchia è stata affidata alla cura dei seguenti Parroci e Amministratori Parrocchiali:
- Don Biagio Ricciarelli, originario di Borgo, vissuto anni 91, Parroco dal 14 Giugno 1852 fino al 23 Febbraio 1911 (anni 58);
- Don Pellegrino Fimiani, originario di Preturo, Parroco dal 24 Maggio 1911 al 2 Aprile 1946 (anni 35);
- Don Antonio Pesce, originario di Siano, Parroco dal 1947 al 1952 (anni 5)
- Mons. Donato De Mattia, originario di San Michele di Serino (AV), Parroco per quasi 59 anni dal 1 Gennaio 1954 al 3 settembre 2012 e vicario parrocchiale poi fino al 31 dicembre 2013. Dal 7 Luglio 1986, Parrocchia in solidum, è anche Mons. Raimondo Russo da Solfora (AV).
- Don Enrico Giarletta, originario di Piazza di Pandola di Montoro (AV), Parroco dal 1 settembre 2012 al 23 settembre 2024 (anni 12)
- Don Michele Romeo, originario di Pellezzano (SA), Amministratore Parrocchiale dal 24 settembre 2024 a oggi insieme al Vicario Parrocchiale Don Antonio Nicastro.
Nel 2004 la Parrocchia era costituita da n° 546 famiglie con n° 1712 abitanti, di cui n°850 (49,65%) maschi e n° 862 (50,35%) donne.
In questi cinquanta anni, dal 1954 al 2004, come si rileva dai registri dell’Archivio parrocchiale, la comunità di Preturo ha avuto:
- Battezzati n°1510 alla media annuale del 30,20%
- Cresimati n°1805 alla media annuale del 36,10%
- Matrimoni n° 628 alla media annuale del 12,56%
- Defunti n°687 alla media annuale del 13,74%
Nell’anno 2002, nei mesi di Aprile-Maggio, sono stati eseguiti lavori straordinari alla Chiesa per l’eliminazione di tracce di umidità al soffitto e alle pareti, con la rimozione della tettoia sulle navate, cupola e campanile, con spicconatura e rinnovo dell’intonaco sulle zone occorrenti, interventi nei canali di gronda e di dipintura del prospetto, di tutte le pareti laterali e anche del campanile, lavori eseguiti con contributo C.E.I., una spesa rilevante a carico del Parroco, e con un ulteriore importo per il rinnovato impianto di illuminazione sui cornicioni a carico del Comitato Festa del Carmine 2001.
Dal 1 al 9 Giugno 2002 è stato celebrato il 150° anniversario di erezione della Parrocchia della Chiesa di Preturo (precisamente il 4 Giugno 2002), avvenuta con Bolla dell’Arcivescovo di Salerno Mons. Marino Paglia. Si è voluto ricordare l’importante evento con una settimana di catechesi e di varie celebrazioni sulla famiglia, sulla storia e la vita della Parrocchia, sulla vita associativa e l’apostolato dei laici, sui ministeri e sulle vocazioni sacerdotali e religiose, concluse da una celebrazione penitenziale e dalle solenni Concelebrazioni Eucaristiche del 4 e del 9 Giugno, quest’ultima presieduta da S.E. l’Arcivescovo Mons. Gaetano Pierro, che amministrava anche il Sacramento della Confermazione.
Il 31 Luglio 2002 la comunità preturese ha presenziato la partenza delle “Figlie della Presentazione di Maria SS. al Tempio” di Como dopo 26 anni di attività nella Scuola Materna e in Parrocchia, nel vivo rimpianto delle Suore, del Parroco e di tutto il popolo.
Il 17 Gennaio 2003, in Parrocchia, durante la Celebrazione Eucaristica con i Missionari Saveriani, il Parroco rivolge il saluto beneaugurate e consegna il Crocifisso a Padre Paolo Della Valle, in partenza per la Missione in Brasile in una Parrocchia della zona di S. Paolo, affidata ai Saveriani.
18 Marzo 2003, il Parroco viene nominato Cappellano di Sua Santità. All’avvicinarsi del 50°di Ministero Parrocchiale, designato dall’Arcivescovo Mons. Pierro a membro del Consiglio Presbiterale Diocesano e nella prima riunione di esso, con votazione unanime dei consiglieri, eletto e nominato Revisore dei Conti nel Consiglio dell’Istituto Interdiocesano per il Sostentamento del Clero di Salerno, Don Donato De Mattia veniva insignito, su richiesta dell’Ecc.mo Presule, della Onorificenza Pontificia di Cappellano del Papa Giovanni Paolo II° e annoverato così nella Famiglia Pontificia col titolo di Monsignore, comunicata al Parroco con Bolla della Segreteria di Stato Vaticano riportata dietro.
Il 30 Agosto 2003, dopo varie e insistenti richieste con onerosi impegni sottoscritti dal Parroco ed approvati dall’Ordinario Diocesano di Salerno, giungono a Preturo 3 nuove Suore “Francescane Missionarie della Santa Croce” dalla Casa Madre di Casoria (NA) per l’affidamento della Scuola Materna Paritaria a 4 sezioni e per la collaborazione nelle attività parrocchiali, accolte con gioia dall’intera comunità.
IL 1° gennaio 2004, con una particolare e suggestiva celebrazione Eucaristica solenne, veniva ricordato il 50° di nomina e di attività parrocchiale a Preturo di Mons. Donato De Mattia, col saluto grato e beneaugurante e la consegna di una pergamena e di una targa ricordo del Sindaco pro tempore Dott. Mario Bianchino, a nome della Civica Amministrazione e dei fedeli, ai quali veniva consegnato, in ogni famiglia, un documento opuscolo a ricordo dei 50 anni di vita parrocchiale, recante al termine il saluto grato del parroco De Mattia con l’iniziale lode di Gesù al Padre: “Ti Benedico, o Padre, Signore del Cielo e della terra: ..Tutto mi è stato dato da te…“.
Alla luce di queste parole di Gesù, col ricordo di 50 anni di vita parrocchiale trascorsi con voi, iniziati nel 1954 con la nomina a Parroco del 1° gennaio ed relativo possesso canonico del 16 maggio successivo.
Ed insieme a voi, carissimi filiani, voglio condividere questa gioia e lodare e ringraziare il Signore per tutti i benefici e le opere in questi 50 anni realizzate nella nostra e per la nostra comunità.
E’ un traguardo importante raggiunto, che impone una opportuna sosta di riflessione su tutto il cammino che il Signore nostro Dio e la Sua S. Madre, nostra Celeste Patrona sotto il bel titolo del Carmelo, ci hanno fatto percorrere, sull’attività molteplice svolta, sulle varie opere realizzate con la collaborazione offertami nella preghiera e nel fedele e solidale sostegno di tanti amici, ancora vivi o defunti.
Ringrazio il Signore e la Celeste Patrona ed anche quanti hanno operato e collaborato a vario titolo in questo trascorso cinquantennio, compreso coloro che hanno voluto curare il presente opuscolo per affidare alle future generazioni il ricordo delle iniziative ed opere varie svolte, intessute di duri sacrifici, sofferenza ed amarezze mie e quanti con me hanno condiviso tutto nella solida vicinanza morale e spirituale.
Grazie di cuore a tutti, vicini o lontani, vivi o defunti!
Questa memoria storica, che offro a tutte le famiglie, nella speranza che riesca di gradimento, vuole essere anche un segno di tale gratitudine!
All’inizio di questo nuovo anno, mentre depongo ai piedi del Santo Bambino della Vergine del Carmelo i frutti di bene operato in questi 10 lustri con l’aiuto Divino e la protezione di Maria, imploro dalla infinita misericordia di Colui che regna su tutto l’universo per i secoli dei secoli, Cui nulla fugge e che tutto misura sulla bilancia della Sua eterna giustizia, il perdono per le in corrispondenze ed infedeltà al Signore ed a quanti involontariamente avessi non compreso od offeso o non avessi corrisposto alle loro giuste aspettative. Posso, però, rassicurare tutti di aver sempre e solo operato per l’affermazione del Regno di Dio, per il bene della Parrocchia e delle anime a me affidate, per il decoro della Casa di Dio, al di fuori di ogni altra mira od interesse umano.
E tale vuole essere ancora il programma e l’impegno per il tempo di permanenza che la Divina Provenienza vorrà ancora benevolmente riservarmi in mezzo a voi, mentre confido nella preghiera e nella generosa ed assidua comprensione e collaborazione di voi tutti, delle vostre famiglie, dei ragazzi, dei giovani tutti, ai quali ho voluto offrire il dono più ambito di un campo sportivo parrocchiale con le opportune e necessarie strutture ed attrezzature, che sono in via di completamento.
Augurando ogni bene ed il dono della pace in ogni cuore ed in ogni famiglia, vi saluto cordialmente tutti nella preghiera e nel bacio santo del Dio dell’amore, del perdono e della pace. Che Iddio benedica voi tutti e le vostre famiglie col sorriso e la protezione della Mamma Celeste, col mio saluto beneaugurate e la mia benedizione!
Preturo di Montoro Inferiore, 1° gennaio 2004
Il Vostro Parroco
Mons. Donato De Mattia
Durante gli anni di affidamento al Parroco Don Enrico Giarletta, sono stati eseguiti lavori straordinari alla Chiesa per l’eliminazione di tracce di umidità e ripristino delle opere, con interventi di intonacatura sulle zone occorrenti, pulizia nei canali di gronda e di dipintura del prospetto, di tutte le pareti laterali, di rinnovo e lucidatura dell’intero pavimento in marmo.